POESIE PREMIATE 2022 , ELENCO DELLE SEGNALAZIONI, ARTICOLO DE “LA NAZIONE.IT”, VIDEO E FOTOGALLERY
POESIE PREMIATE
1° premio Scuole Superiori
Amicizia botanica di Federico Spagna (Firenze, Liceo classico Michelangelo)
Se marcisco,
tu devi continuare
a infiorire.
Spaccala
quella roccia,
rompilo il bulbo
per occhieggiare
al mondo,
per ricevere la pioggia.
C’è il tuo calice
che brocca liquido:
tu non piegarti
se mi vedi erbaccia
e composto
Ferma lo stelo, il brivido.
Stai su,
anche se un vento di minaccia
sfiora
il tuo
fragile da plantula.
Io mi tengo la voce strappata.
Trascoloro,
e ho le radici fredde.
Ma ricorda la missione
da capsula
del tempo,
quando sarai ibernata:
tu sarai perenne,
sempreverde.
1° premio Scuole Medie
L’albero di Emma Innocenti (Firenze – Istituto comprensivo Puccini, Scuola media)
Si alzava un enorme albero
imponente come una montagna.
Dita nodose e nervose si intrufolano
nel terreno come ancore tra gli scogli.
Pieno di fiori di ogni colore
e singolari creature in turbini di giochi
nella rugiada.
Linfa scorre vivace nella corteccia
tenace, solchi come rughe aprono squarci d’aria.
Tra le fronde erbacee
lance di luce attraversano caleidoscopi verdi.
2° premio Scuole Superiori
Giostre del vento di Rachele Nigi (Firenze – Liceo classico Galilei)
C’è un caos, un via vai di gente
Ferma là davanti ad un semaforo rosso.
Aspetta di attraversare la strada della mia memoria
Passa svelta, testa china
Su strade striate di bianco,
Non lascia segno.
È un tempo che incalza, che non concede attenzione
In mezzo ad un turbine di vite,
di scie inconsistenti che si infrangono nel buio
di una esistenza smarrita.
Qua le stelle sono spente,
Oscurano il cielo di istanti privi di luce.
Emozioni appassite del mio tempo,
sradicate e rinchiuse in costruzioni e progetti razionali.
Io sono qua, sono seduta sul mio destino
e guardo, respiro
Chi mai sarò io tra i fantasmi?
Scrivo di un regno di nuvole,
I giorni mi sembrano meno vuoti da vivere.
Il regno delle giostre del vento e dei cavalli d’oro
delle fate metalliche e strillanti
Il mondo dei funamboli che scivolano sui fili
Come rugiada sulle ragnatele
Guardo il mondo attraverso un caleidoscopio,
sento i miei colori,
vivo in una teca di cristallo.
Mi lascio guardare e dimenticare
Non appassisco.
Io forse non esisto.
2° premio Scuole Medie
La notte di Rebecca Bandinelli (Firenze – Istituto comprensivo Puccini, Scuola media)
Dall’alto vedo la notte,
fredda e scura, che accarezza i palazzi.
Quando lei passa le foglie tremano,
gli animali si rintanano
e gli incubi sprigionano tutto il loro male.
Di nero si dipingono le strade silenziose,
i cespugli nei parchi e
l’imponente cancello della scuola.
Sento il rumore delle onde del mare sbattersi contro gli scogli.
Sento il richiamo di un gufo, un ululo di un lupo.
Osservo le città spegnersi,
il vento soffiare muovendo le fronde degli alberi e
l’aria fredda entrare dagli spiragli delle finestre.
C’è solo buio, niente più.
Ma da questo cielo,
insieme alle altre stelle
guardo affascinata la vita durante la notte.
3° premio Scuole Superiori
All’amore di Giulia Coronato (Cecina, Livorno – Liceo classico Fermi)
E come la rosa
piegata dal dolore del cielo
ho pianto petali di piombo,
pesavano
sul cuore.
E ora sono fragile,
come lo sono
i poeti.
Ora ogni frase uno squarcio
ogni ricordo,
un inganno.
Restano sparsi frammenti
di cuore.
Aquilone lacerato,
non vola
baciato dalla pioggia.
Eppure, la tua risata
rimane il più bel fiore.
Continuerò
a sperare tu possa
sbocciare.
3° premio Scuole Medie
I Dinosauri di Andrea Tavella (San Gimignano, Siena – Istituto comprensivo Folgore da San Gimignano)
Lucertole terribili, li chiamo? Owen,
più che terribili, affascinanti.
Dai corazzati ai cornuti.
Dai grandi predatori coi denti seghettati,
a quelli piccoli e veloci.
Dai sauropodi, grandi come balenottere
e pesanti decine di tonnellate,
ai teropodi, grandi come un pollo.
Sappiamo che i dinosauri
hanno dominato la Terra per milioni di anni.
E noi, esseri umani, cosi? insignificanti,
sul pianeta da una manciata di millenni,
feriamo e oltraggiamo la Terra
molto più dei giganti della preistoria.
SEGNALAZIONI
Sono il vetro rotto di Davide Agnelli (Firenze – Liceo classico Galilei)
Una notifica di Lara Bossio (Prato – Istituto d’istruzione superiore Livi)
Gabbiano di Dania Ciampalini (Montevarchi, Arezzo – Liceo Varchi)
Mare di Adalasia del Balzo (Firenze – Lycée Hugo)
Il mio amico Carlo di Fabio Massimo Drago (Firenze – Istituto comprensivo Puccini, Scuola media)
Nel letto di Azzurra Falciani (Firenze – Liceo classico Galilei)
Se io fossi di Andrea Federico (Firenze – Istituto comprensivo Le Cure, Scuola media)
Paura di Salvatore Festa (Firenze – Scuola militare aeronautica Douhet)
17 marzo 2020, sera di Viola Ghitti (Firenze – Scuola militare aeronautica Douhet)
La vita è come un viaggio di Lavinia Giorgetti (Prato – Istituto d’istruzione superiore Livi)
Bivacco di Luca Guerrieri (Cecina, Livorno – Liceo classico Fermi)
E cosa siamo noi? di Marta Hendel (Firenze – Liceo classico Galilei)
Valigie di Ginevra Lollerini (Cecina, Livorno – Liceo classico Fermi)
Innocua morte di Giada Lorigiola (Firenze – Lycée Hugo)
La solidarieta? di Margherita Marri (San Gimignano, Siena – Istituto comprensivo Folgore da San Gimignano)
Le nostre piante sono morte di Beatrice Nicastro (Firenze – Liceo classico Galilei)
Ti aspetto di Teresa Paoletti (Firenze – Liceo scientifico Castelnuovo)
Pittore di Bianca Puccianti (Firenze – Istituto comprensivo Puccini, Scuola media)
Serendipity di Carla Terzani (Firenze – Liceo scientifico Castelnuovo)
Spiegheremo le ali di Silvio Tulipano (Firenze – Scuola militare aeronautica Douhet)
“La Nazione.it” – Leggi
Marco Marchi
Presidente del “Premio Firenze per Mario Luzi”
Il «Premio Firenze per Mario Luzi» è promosso dall’Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze in collaborazione con il quotidiano «La Nazione», la Casa Editrice Le Lettere e il Centro Studi Mario Luzi «La Barca» di Pienza.
La Giuria del «Premio Firenze per Mario Luzi» è composta da
Marco Marchi (presidente), Elisabetta Biondi della Sdriscia, Elena Gori, Nicoletta Mainardi, Gloria Manghetti, Marco Menicacci e Giacomo Trinci.
VIDEO E FOTOGALLERY