Settima edizione 2018

Poesie premiate e segnalazioni,
“La Nazione.it”, Video e Fotogallery

Poesie premiate

1° premio ex aequo
Il sole torna sempre
di Laura Orangi (Firenze – Istituto d’istruzione superiore Gobetti)

Ricordi il sole calante
e con lui il cielo,
che un giorno arde di fuoco,
un giorno si colora di fiori
e un giorno è invece bianco come il marmo?

Ascoltavo sempre i tuoi racconti
seduta accanto a te,
morbido il tuo fianco e piccolino il mio,
piccoli i piedi a schizzare l’acqua tra le tue parole.

Il mare, tua gioia e tuo rifugio,
protagonista del nostro stare insieme
intimo amico e tacito conforto

una cosa sola voi due.

È basso
il sole.
Scende piano sul cielo bianco.

Adesso siedo sul tuo scoglio,
non la tua voce al mio fianco
ma luce tenera
dall’acqua immobile sotto di me,
come gli occhi di chi ti scruta
con sconfinata dolcezza.

Il sole ora abbracciato all’acqua
cadendo
rende viola il cielo
e scuro l’orizzonte.

Ma domani tornerà, il sole torna
sempre,
neanche tu sei mai andata via davvero,
nel vento di tramontana,
nella luce del faro che illumina la notte,
nel canto dei liberi gabbiani,
ci sei,
seduta sul tuo scoglio che
mi guardi.
E aspetti con me il prossimo tramonto.

1° premio ex aequo
Cielo d’inverno
di Beatrice Uccello (Firenze – Scuola media Carducci)

A volte è un foglio
grigio
accartocciato
da buttare.
Resta appeso,
teso di pioggia
implora solo di lasciarsi andare.
Un grido soffocato.

A volte sorprende
così azzurro da pungere d’aria tersa
dritto ai pori dell’anima,
risveglia
libera
e poi rimane.

A volte lo vedo
in un tramonto inverso,
case ribaltate in una pozza dorata.
nuvole di fiume
risalgono a pinnate
la foce del cielo
perdendosi in scie d’arancio.

A volte è quasi notte d’estate,
sul mare specialmente.
Una sbavatura d’inchiostro
distesa sulla barra dell’orizzonte
cola sugli ultimi abbagli del giorno
densa e fragile,
a consumare il tramonto.

A volte è solo un fazzoletto
appena un lembo
di mura che rinchiudono il mondo
solo un pezzo di finestra
su una prigione irreale.
Per me è un lenzuolo di seta,
una lenta crisalide
da cui la farfalla esce
e vive
e si crede cielo, rinascendo.
ed è necessaria alla sua illusione
solo per un cielo più gioioso
che veda sotto di sé
vivere
morire
restituire gli uomini alla vita.

2° premio ex aequo
Una scala per un dove
di Sara Badiali (Arezzo – Liceo classico Petrarca)

Se dinanzi a un boato
ti sfiorassi le dita
tutte ma non l’ultima
tu quella tendila a me.

Indica meraviglie
sulla giostra del mondo
a questo essere frale
che è schianto silente.

Declama la tua sete
di sospiri ammirati
se di vento vitale
hai già scordato odore

oppure fingi esser tuo
il mio sguardo vergine
di miracoli terreni,
il petto ansante d’incanto.

Se tu rabbrividissi poi
perché gelido l’afflato
che ora dal baratro spira
dacché ti sussurrai Amore

abbraccia ogni stupore,
benché sia fatto amaro
ormai anche il sapore ultimo
posatosi sulle labbra.

2° premio ex aequo
Le piccole
cose di Edoardo Merlini, (Firenze – Istituto comprensivo Puccini, Scuola media)

Una notte di pioggia,
un momento di calma,
un attimo di tristezza
in un giorno così bello
da essere banale.
Sono queste le piccole cose
che vestono i miei pensieri.
Perché sono proprio questi
i momenti
in cui la vita ha un senso.
Senza,
le nostre giornate sono spoglie,
perché se siamo accompagnati
dall’indimenticabile
sempre
in ogni momento,
più niente è incredibile.
Un risveglio in una tenda
frastornato dal ticchettio della pioggia,
pesante,
poi leggero,
una colorata armonia.
Ecco,
questo è indimenticabile
e all’occorrenza struggente.

3° premio ex aequo
Equilibristi
di Chiara Donati (Firenze – Liceo classico Galileo)

Ti ho visto, ragazzo,
sull’orlo del tuo skateboard malandato,
sul filo del selciato acciottolato.
Te ne andavi in bilico
tra le nuvole e l’asfalto,
come un equilibrista
in carreggiata stanco.
Ti ho visto, ragazzo,
sul filo della tua vita,
per la tua tortuosa strada tratteggiata.
Sull’orlo della mente
e del cuore e dell’ossessione.
Ti ho visto, ragazzo,
confesso, con gran compassione:
perché t’ho visto in me.
In questo equilibrio labile
come l’orlo dello skateboard agile
noi giovani equilibristi
restiamo portati via
in una staffetta fragile,
sospesi nel pieno della spensieratezza,
nel baratro dell’incertezza.
Ti ho visto, ragazzo, e ti ho amato,
lo confesso
con gran sicurezza.
Perché anche sul filo del mondo
io, te, loro non siamo senza cuore:
siamo solo folli equilibristi
a due passi dal Sole.

3° premio ex aequo
Quel ’68
di Mattia Panci (San Gimignano, Siena – Istituto comprensivo Folgore da San Gimignano, Scuola media)

Strano quel 68
quando la rivolta giovanile
esplodeva gioiosa nel mondo,
mentre in Messico
veniva soppressa nel sangue
in piazza delle Tre Culture.

Strano quel 68
quando un atleta saltava tanto in avanti
volando, trasportato dal vento
oltre ogni limite conosciuto
rimasto tale per trent’anni
mentre un altro atleta timoroso
nel vedere l’asticella così in alto
la saltava andando all’indietro
per non subirne l’angoscia
lasciando il suo nome a uno stile
ancora oggi imbattuto nel mondo.

Strano davvero quel 68
quando tutto andava velocemente
sia avanti che indietro, lasciando
solo a quelli che vi partecipavano
il sentore di aver vissuto veramente
qualcosa di irripetibile.

SEGNALAZIONI

Primavera di Claudio Amerighi (Firenze – Istituto comprensivo Le Cure, Scuola media Calvino)

Il viaggio di Beatrice Angiero (San Gimignano, Siena – Istituto comprensivo Folgore da San Gimignano, Scuola media)

Esposizione di Eleonora Antonelli (Pistoia – Istituto tecnico commerciale sperimentale Pacini)

Il filo di Arianna di Emma Boschi (Firenze – Liceo classico Galileo)

Una sera d’estate di Laura Cappelli (Firenze– Liceo classico Galileo)

La notte di Victoria Carmignani, (Montecarlo, Lucca – Istituto comprensivo Montecarlo, Scuola media Calvino)

Il sole di Filippo Civale (Firenze – Istituto comprensivo Puccini, Scuola media)

Amarezza di Greta Consani (Montecarlo, Lucca – Istituto comprensivo Montecarlo, Scuola media Calvino)

Stringi la mia mano di Michael Fernandes (Firenze – Scuola militare aeronautica Douhet)

Fiore di ginestra di Manuele Landi (Firenze – Istituto comprensivo Le Cure, Scuola media Calvino)

Le nuvole di Eleonora Lanno (Firenze – Scuola Vittorino da Feltre)

Sole di maggio di Eleonora Martini (Prato – Istituto d’istruzione superiore Livi)

Le stelle di Alice Mattolini (Firenze – Liceo classico Galileo)

I grattacieli di Bangkok di Fabio Orlando (Prato – Istituto d’istruzione superiore Livi)

Quella notte non riuscivo a dormire di Valeria Pitari (Livorno – Liceo statale Cecioni)

Strano l’amore di Emanuele Valloni (San Gimignano, Siena – Istituto comprensivo Folgore da San Gimignano, Scuola media) 

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