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Leggi versi da “Opus florentinum” in Testi!
Quando Mario Luzi in occasione del Giubileo del 2000 ideò la scrittura scenica di Opus florentinum, il fine letterario gli si propose doppiamente celebrativo: celebrare una chiesa e celebrare una città. Obbiettivi del tutto visibilizzati, ma intimi, profondissimi. In versione drammaturgica – secondo cioè mirabili precedenti, da Ipazia a Rosales, da Felicità turbate a Ceneri e ardori – la poesia di Luzi, facendosi «opus», avrebbe reso omaggio, prima di tutto, all’«opus» predicato dal titolo, e cioè alla costruzione e alle vicende di una grande cattedrale dedicata alla Madonna.